La “bazzoffia” è un piatto dei monti lepini, tipico di Sezze e Priverno, in provincia di Latina, che ne rivendicano la paternità, anche se viene preparata nei paesi circostanti.
Si usa prepararla, nel periodo fra fine aprile e inizio di maggio, quando cominciano ad esserci i primi piselli, fave e gli ultimi carciofi.
Nato sicuramente come piatto contadino antispreco, visto l’utilizzo del pane raffermo e di pochissime verdure a foglia, diventato poi un piatto importante, servito nei migliori ristoranti della zona, solo su ordinazione.
Le verdure che si utilizzano sono tutte fresche, anche se nessuno vi vieta di usare quelle surgelate, ma vi assicuro che il gusto non sarà lo stesso.
Da non confonderla con la “vignarola” tipica romana dove vengono aggiunti i piselli o con la “scafata” dove vengono aggiunte patate e pancetta.
In zona si preparano anche altre zuppe tipiche a base di verdure, dove vengono aggiunte patate, zucchine, germogli e fiori di zucca, comunque buonissime.
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di piselli sgranati
- 200 g di fave sgranate
- 5 carciofi
- 1 cipollotto fresco
- 3 foglie di bieta a coste
- 8 foglie di lattuga (le mie erano piccole, qualcuna in più)
- 3 cucchiai di olio e.v.o.
- 4 uova freschissime
- 150 g di pecorino romano stagionato
- 8 fette di pane raffermo (2 a porzione)
- Sale
- Pepe
Procedimento
Pulite i carciofi, compresi i gambi che dovrete pelate e fare a rondelle, mentre la parte superiore la dividerete in 4.
Sgranate le fave. Se sono molto tenere potete lasciarle con la buccia interna, altrimenti cuocetele 5 minuti in acqua bollente, poi passatele fra le dita e la buccia verrà via.
Sgranate anche i piselli. Lavate la bieta e la lattuga e tagliatele a pezzi grossi. Lavate anche il cipollotto, togliete solo la radice e tagliatelo tutto a rondelle compresa la parte verde.

In una pentola abbastanza capiente, mettete l’olio e tutte le verdure, coprite con acqua a filo, salate CON MODERAZIONE, perché poi dovrete aggiungere il pecorino, pepate e fate cuocere per circa un’ora e mezza a fuoco bassissimo. Le verdure non si devono disfare, tranne le fave, che se saranno senza buccia, creeranno una bella cremina.

Controllate comunque le verdure, durante la cottura, dovrà rimanere del liquido che servirà ad ammorbidire il pane, eventualmente aggiungete dell’acqua calda.
Una volta che le verdure saranno pronte, affettate il pane, possibilmente sottile e disponetelo in ciotole singole o piatti fondi.

Versate le uova una per volta nella minestra bollente, tipo per fare un uovo in camicia, coprite e lasciate cuocere 3 minuti. Spegnete il fuoco.

Prelevate un uovo per volta e disponetelo sul pane.

Versate poi le verdure, compreso il brodo necessario per ammorbidire il pane. Lasciate riposate 10 minuti coperto. Quindi servite.