Questo è un dolce della tradizione bassianese, si usa farlo generalmente per Pasqua, anche se negli ultimi anni si fa anche in altre occasioni.
E’ un dolce senza guscio, semplicemente, ricotta, zucchero e uova aromatizzati con sambuca e cannella.
Si chiama pizza, perché non è un dolce molto alto e casata che deriva da “caso” che in dialetto significa formaggio.
La ricetta originale prevede l’uso della ricotta di pecora anche se oggi viene sostituita in parte o del tutto con quella vaccina dal sapore meno intenso.
Le dosi sono “ad occhio”. Non c’è una dose precisa, si fa con la ricotta che si ha a disposizione.
Le uova “quelle che ci vanno “. Andrebbe un uovo ogni 200 grammi di ricotta (ma se le uova sono molto grandi, si può mettere un uovo in meno), e due cucchiai di zucchero per ogni uovo.
Di seguito vi darò il peso. Dovete comunque regolarvi voi con la consistenza, che deve essere morbida, cremosa, come per una ciambella e non liquida.
Ingredienti
- 1.200 g di ricotta di pecora
- 5 uova grandi
- 10 cucchiai di zucchero
- 1 tazzina di sambuca (anche più se vi piace)
- 1 cucchiaio di cannella in polvere ( o 2 bustine)
per la copertura
- 1 cucchiaio di zucchero semolato
- 2 cucchiaini di cannella
Procedimento
Accendete il forno a 200 gradi modalità statico.
In una ciotola mettete la ricotta, aggiungete lo zucchero e le uova, una alla volta, mescolando bene con una spatola, non utilizzate le fruste.
Aromatizzate con la sambuca e la cannella. Dovrete ottenere un impasto fluido, se risulta troppo asciutto, aggiungete un altro uovo.
La consistenza dell’impasto, dipende anche dalla ricotta che non deve essere sgocciolata.
Rivestite uno stampo da crostata del diametro di 26 centimetri con della carta forno bagnata e ben strizzata.
Versate il composto e sbattete leggermente la teglia su un piano per non lasciare spazi vuoti.
In un piattino mescolate lo zucchero con la cannella, cospargetela sulla superficie del dolce ed infornate per circa 50 minuti.

Comunque il dolce è pronto quando sulla superficie compariranno delle piccole crepe. Non occorre fare la prova stecchino perché all’interno resterà comunque morbida.
Si gonfierà e quando si sarà raffreddata si abbasserà leggermente. E’ tutto normale.
Poiché la carta forno manterrà l’umidità per evitare che il fondo resti troppo bagnato, sfilatela delicatamente, quando il dolce è ancora tiepido e lasciatelo una mezz’ora su una gratella a raffreddare completamente.
Questo dolce va gustato a temperatura ambiente. Per un sapore più intenso, prima di servirlo, spruzzatelo con qualche cucchiaino di sambuca.
