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Ciambelle al mosto

Le ciambelle al mosto, sono un dolce tipico dei Castelli romani, che si prepara nel periodo della vendemmia.

Fatte tantissime volte, grazie alla ricetta della mia amica Patrizia, sempre con ottimi risultati.

Naturalmente come ogni ricetta tipica ognuno ci mette del suo, alcuni le fanno senza uova, altri le fanno grandi quanto un piatto ed in molte zone dei Castelli, viene messa in superficie, dopo la cottura, una glassa fatta con acqua e zucchero a velo, io l’ho evitata perchè secondo me diventano troppo dolci e coprono il gusto tipico delle ciambelle e le ho fatte molto più piccole delle tradizionali.

Capisco che non tutti abbiano il mosto a disposizione, ma in fondo alla pagina, vi spiego come farlo in casa, se qualche ricetta lo richiede.

Anche se si chiamano ciambelle sono fatte in realtà con un impasto simile a quello dei maritozzi, risultano sofficissime e l’uvetta all’interno le rende ancora più golose, per non parlare del profumo che lasceranno in casa in fase di cottura.

Sembrerà di essere tornati indietro nel tempo, nel mio caso, alla mia infanzia, quando l’odore dei dolci proveniente dal forno, invadeva le strade.

Quando ho il mosto, nel mio caso di uva fragola, le preparo e una volte cotte le surgelo in modo da averle sempre pronte, naturalmente faccio doppia dose, visto che è una ricetta un po’ laboriosa.

Ingredienti per circa 18 ciambelle

  • 250 di farina 00
  • 250 g di farina manitoba
  • 100 g di latte a t.a.
  • 250 g di mosto d’uva a t.a.
  • 80 g di olio di oliva leggero o di semi di girasole
  • 2 tuorli
  • 100 g di zucchero
  • Scorza grattugiata di un limone
  • 100 g di uvetta
  • 1 cucchiaino di cannella
  • Un pizzico di sale
  • 10 g di lievito di birra

Procedimento

Per prima cosa, mettete a rinvenire l’uvetta in acqua tiepida per circa dieci minuti, poi strizzatela, asciugatela e tenetela da parte.

In una ciotola, versate il lievito, metà del mosto ed il latte, mescolate e lasciatelo riposare per una mezz’ora.

Scaldate leggermente il restante mosto, mettetelo poi in una ciotola, sciogliete al suo interno lo zucchero, il pizzico di sale e la cannella.

Nella planetaria o sulla spianatoia, mettete le farine, aggiungete il lievito, mescolate, poi unite l’olio, i due tuorli leggermente sbattuti, la scorza grattugiata del limone, il mosto con all’interno lo zucchero e lasciate lavorate per una decina di minuti fino a quando l’impasto si staccherà dalla ciotola.

Passate l’uvetta in un po’ di farina, eliminate quella in eccesso ed unitela all’impasto, amalgamandola all’impasto con una spatola.

Lasciate lievitate per un’ora a temperatura ambiente, poi mettete in frigo per 6 ore o se preferite tutta la notte, se preparate l’impasto di sera.

La mattina, tirate fuori l’impasto dal frigo, lasciatelo acclimatare, un paio d’ore, vedrete che sarà aumentato di volume.

Rovesciatelo sulla tavola di lavoro, poiché risulta molto morbido, fate due-tre giri di pieghe portando le parti esterne verso il centro, lasciatelo riposare 10 minuti.

Staccate dei pezzi di impasto di 75-80 grammi, poi bucateli al centro con le dita per allargate il buco e formare la ciambella.

Non vi preoccupate se non verranno tutte uguali o se il foro centrale, in fase di lievitazione si chiuderà, è tipico di questi dolci.

Posizionate le ciambelle sulla teglia ricoperta di carta forno, tenendole ben distanziate perchè dovranno lievitare.

Lasciatele lievitare coperte fino al raddoppio. Spennellatele con del latte ed infornate in forno statico già caldo, a 200 gradi per 12-15 minuti.

Aspettate che si raffreddino prima di toglierle dalla teglia, perché sono molto morbide.

Si conservano soffici un paio di giorni, poi perderanno un po’ di sofficità come tutti i lievitati.

Per preparare il mosto in casa:

Per circa 300 g di mosto, vi occorreranno circa 500 g di uva bella matura, io consiglio il moscato che ha gli acini piccoli, oppure uva fragola, come ho fatto io me. Sconsiglio l’uva da tavola.

Schiacciate l’uva con uno schiacciapatate o passaverdure. Lasciate poi riposare con tutte le bucce mezza giornata in frigo, in questo modo, se utilizzerete uva scura, il mosto, prenderà un bel colore e le ciambelle verranno di un colore ambrato. Il riposo in frigo, servirà a non farlo ossidare in caso di uva bianca.

Filtrate attraverso una garza e avrete ottenuto così il vostro mosto.

Potete comunque anche schiacciare l’uva, filtrarlo ed usarlo immediatamente.

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Sono Giovanna, vivo a Latina. Cucino piatti tradizionali, ma mi piace provare anche nuove ricette. 🍽️

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